venerdì 10 maggio 2013

Hall Point, con Blue Sun: Expo Innovations and Technology.


Da poco si è conclusa la prima  Esposizione Universale delle tecnologie e delle innovazioni. L’evento è stato possibile grazie alla collaborazione tra lo Skyplex di Hall Point e il gigante corporativo della Blue Sun, azienda dedicata proprio allo sviluppo tecnologico e scientifico.
 Noi di Curiousest non potevamo certamente farci sfuggire l’occasione di sbirciare tra le mura di questo meraviglioso e super-pubblicizzato evento sfornato da casa Hall Point.
Il nostro inviato, munito di microfoni  e  telecamere è sbarcato alla Stazione Spaziale ricevendo la calda accoglienza che è stata elargita a tutti gli ospiti dell’Expo.

Il percorso della manifestazione ha avuto inizio proprio  all’interno del meraviglioso salone multicolore che ospita il celebre Bazaar, per l’occasione elegantemente allestito seguendo gli schemi di un  design futuristico firmato Lars Wolfwood,
Touzi della shouye di Horyzon. Il nostro reporter ha scoperto  che Mr Wolfwood  ha attivamente collaborato al progetto affiancando la Head Electra Williams.
Siamo rimasti folgorati dal  gusto  impeccabile per i particolari ben delineati nella scenografia, nelle luci di sicuro effetto, suggestive, dai colori freddi  -richiamo alla freddezza dei gioielli meccanici esposti- a quelli caldi come il rosso, esaltazione dell’inconfondibile marchio Hall Point.

La serata prevedeva una prima parte,  in cui sono stati esposti i progetti ancora in fase prototipale, molti dei quali partoriti dall’eccellenza tecnologica quale è attualmente la  Blue Sun, attiva collaboratrice  per la riuscita dell’evento, che rappresenta un traguardo senza dubbio importante anche in campo scientifico.
Per la Stazione orbitante, che non perde occasione per mostrare che nonostante le voci maligne messe in circolo sulla gestione, l’impegno e la dedizione, alla fine hanno premiato su tutta la linea.

 La seconda parte invece, è entrata nel vivo al momento della competizione vera e propria tra le due grandi corporazioni coinvolte, che ha visto sfidarsi sul ring dell’innovazione tecnologica da una parte il dottor Bernardo Neemar, nome già parecchio discusso, entrato a far parte del panorama della ricerca proprio grazie a Hall Point ed il gruppo Blue Sun capitanato dal ricercatore Arch Stanton.
 Il dottor Neemar  si è fatto avanti con orgoglio, con la sua BioTuta, un gioiello per appassionati sportivi, che coniuga ingegno, praticità, sicurezza e tecnologia. In contrapposizione la Blue Sun ha presentato  una delle sue ingegnose invenzioni frutto di un attento studio scientifico:  lo Space Repairer Robot, un robot specializzato nelle riparazioni su navi a gravità zero.

La Head ha gestito magistralmente una situazione sicuramente impegnativa e nuova, per lei, accogliendo i suoi ospiti su un meraviglioso palco allestito per
l’occasione da un’orchestra che ha allietato gli appassionati visitatori e gli ospiti illustri presenti, tra i quali il già citato Touzi Lars Wolfwood, ancora una volta protagonista con la sua sobria eleganza, delle nostre pagine.