La matematica ha aperto le porte
dell' universo frattale all' imprevedibile bellezza della sua rappresentazione
grafica.
Oggi vogliamo portare alla
vostra attenzione il lavoro innovativo di
una giovane astronoma, Alina Petrovka, originaria di Corona. Dopo aver
concluso gli studi accademici, questa talentuosa neo laureata ha scelto di utilizzare le proprie conoscenze relative
alla fisica e alla matematica per dare vita a dipinti ed installazioni di
suggestiva bellezza.
I suoi lavori sono stati notati
da alcuni galleristi rinomati per la loro capacità di scovare giovani
talenti, alcune sue installazioni hanno quindi avuto la possibilità di essere
esposte nelle principali gallerie di Horyzon e New London. L’originalità delle
sue opere ha attirato l’attenzione di
collezionisti ed appassionati d’arte dei più esclusivi circoli artistici
del Core.
I commenti positivi sul suo lavoro si sono
sparsi a macchia d’olio facendo sbocciare un fenomeno culturale in via di espansione ed
emulato da diversi pittori emergenti che hanno abbracciato con entusiasmo
questa corrente artistica.
Abbiamo chiesto alla stessa
Petrovka di darci una definizione di arte frattale:
“I frattali propongono un insolito incontro
fra matematica e immaginazione, capace di descrivere gli oggetti della natura.
Il frattale è una figura geometrica in cui
un motivo identico si ripete su scala continuamente ridotta.
Ingrandendo una figura frattale si
ottengono forme ricorrenti e ad ogni ingrandimento essa rivela nuovi dettagli.
Contrariamente a ogni altra figura geometrica, il frattale invece di perdere
dettaglio quando è ingrandito, si arricchisce di nuovi particolari.
Troviamo molti esempi di arte frattale in
natura: le rocce, le nuvole, le galassie, le dentellature di una foglia, la
ramificazione delle radici, queste forme esistenti in natura non rispondono
soltanto alla legge del caso ma ad una articolata e complessa, legge universale
che si ripete all’infinito.
Le
formule matematiche che regolano tali leggi sono relativamente semplici,
tanto da far sembrare quasi impossibile che algoritmi così semplici possano
governare l'apparente caos del creato. Oggi, grazie ai computer, abbinando questi algoritmi a procedure
ricorsive (che ripetono cioè "n" volte le geometrie di partenza), si
possono generare delle simmetrie spaziali di estrema complessità. Ma quello che è più rilevante dal punto di vista artistico, è che le
immagini così ottenute sono dotate di grande bellezza ed equilibrio, pervase di
un'armonia cromatica e di una fluidità gestuale assolutamente sorprendenti e
mai casuali. Infatti le figure frattali, pur sembrando astratte ad una prima
visione, rispondono agli stessi processi che formano il mondo circostante e
quindi conservano ai nostri occhi una sorta di familiarità suggerendoci, in
diverse misure e secondo la sensibilità individuale, anche una lettura
figurativa. Personalmente ho utilizzato la tecnologia ora a disposizione e le leggi immutabili della
natura per creare questi lavori che sono solo la pallida rappresentazione di
ciò che la natura ci offre senza sforzo e senza vanità. "
Successivamente le abbiamo
rivolto una domanda strettamente personale: ‘Ci vuole spiegare , Miss Petrovka,
perché abbia deciso di abbandonare la carriera di astrofisica per dedicarsi
all’arte?’
“Sinceramente non ho smesso di dedicarmi al
mio più grande amore, la fisica. Attualmente mi sto occupando di un progetto
che vede coinvolta una delle più grandi aziende aereonautiche del Verse
relativo alla creazione di un prototipo aereospaziale” Puntualizza con calore. “Quello che vorrei dimostrare con
i miei lavori è che la matematica è la base sulla quale si fonda ogni tipo di
linguaggio da quello musicale a quello della natura. La bellezza si nasconde
nei dettagli, bisogna solo imparare ad osservarli.”
La talentuosa artista di Corona
ci ha detto che a breve inizierà un tour che la porterà a viaggiare su vari
pianeti dove esporrà le sue opere e terrà alcune conferenze per spiegare il
funzionamento dei frattali.
Il tour inizierà proprio da Capital City dove le sue opere verranno
esposte presso la sede della Shouye di
Horyzon. Ovviamente il fine diplomatico Lars Wolfwood, Touzi della Casa, non
poteva farsi sfuggire una così succulenta occasione di dimostrare come la
Shouye sia sempre in grado di promuovere l’eccellenza in ogni campo artistico.
Nessun commento:
Posta un commento